Siamo quattro ragazze frequentanti il secondo anno di Scienze della Formazione Primaria presso l'Università di Bologna.
Abbiamo frequentato le lezioni del Professor Nicola Cuomo di Pedagogia Speciale; il quale ci ha presentato le strategie di intervento ed integrazione di bambini che si trovano in situazione di svantaggio dovuto ad un deficit; ed è nell'ambito dello svantaggio che si deve intervenire per ridurlo.
Questo è il metodo "Emozione di Conoscere".
Wednesday, December 22, 2010
La posta delle Coccinelle
Lasciamo uno spazio libero per raccontarci le vostre esperienze, farci delle domande o esprimerci i vostri dubbi.
Siamo qui a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.
Grazie.
Ciao! Sono insegnante di scuola dell'infanzia, e lavoro in una scuola paritaria. Ne approfitto di questo spazio per condividere con voi un'esperienza fatta l'anno scorso. Avevo in classe un bambino, di 5 anni, che all'apparenza sembrava affetto da Sindrome di Down: tratti somatici del viso, mani tozze e corte, difficoltà nelle relazioni, assenza di linguaggio. Appena ci siamo accorte di ciò, abbiamo consigliato alla madre di seguire l'iter del neuropsichiatra per un'eventuale diagnosi. La madre però, negando qualsiasi evidenza e sentendosi attaccata, ha rifiutato. Sapendo che per andare in visita da un logopedista, è obbligatoria la visita dal neuropsichiatra, con la scusa che il bambino non parlava ancora, abbiamo convinto la madre a rivolgersi al logopedista. Ella, però, andando da un logopedista privato, ha evitato la visita dal neurops. Noi insegnanti abbiamo cercato di contattare invano questo logopedista, di cui a questo punto sospettiamo l'esistenza. Che fare????
Ciao Chiara! Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza! Il tuo è un caso molto particolare. L'unico consiglio che ci sentiamo di darti è di rivolgerti al professor Cuomo.
Ciao!
ReplyDeleteSono insegnante di scuola dell'infanzia, e lavoro in una scuola paritaria. Ne approfitto di questo spazio per condividere con voi un'esperienza fatta l'anno scorso. Avevo in classe un bambino, di 5 anni, che all'apparenza sembrava affetto da Sindrome di Down: tratti somatici del viso, mani tozze e corte, difficoltà nelle relazioni, assenza di linguaggio. Appena ci siamo accorte di ciò, abbiamo consigliato alla madre di seguire l'iter del neuropsichiatra per un'eventuale diagnosi. La madre però, negando qualsiasi evidenza e sentendosi attaccata, ha rifiutato.
Sapendo che per andare in visita da un logopedista, è obbligatoria la visita dal neuropsichiatra, con la scusa che il bambino non parlava ancora, abbiamo convinto la madre a rivolgersi al logopedista. Ella, però, andando da un logopedista privato, ha evitato la visita dal neurops. Noi insegnanti abbiamo cercato di contattare invano questo logopedista, di cui a questo punto sospettiamo l'esistenza.
Che fare????
Ciao Chiara! Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza!
ReplyDeleteIl tuo è un caso molto particolare.
L'unico consiglio che ci sentiamo di darti è di rivolgerti al professor Cuomo.
http://emozione.scedu.unibo.it
Grazie e Buon lavoro!